domenica 28 ottobre 2012

VII DOMENICA DI LUCA " SANTA PROTEZIONE DELLA MADRE DI DIO"

VII DOMENICA  DI LUCA
 
SANTA PROTEZIONE DELLA MADRE DI DIO
 
 
 
Saint
 

LETTURA DELLA DOMENICA
28/10/2012


 
APOLITIKION
 

Gioisci, piena di grazia, Vergine Madre di Dio, porto e protezione del genere umano: da te infatti si e incarnato il Redentore del mondo, e tu sola sei madre e vergine, sempre benedetta e glorificata: intercedi presso il Cristo Dio perchè doni pace a tutta la terra.

 
 
 
 
APOSTOLO

Ebrei 9,1-7

Fratelli.....  certo, anche la prima alleanza aveva norme per il culto e un santuario terreno.  Fu costruita infatti una Tenda: la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell'offerta: essa veniva chiamata il Santo.  Dietro il secondo velo poi c'era una Tenda, detta Santo dei Santi, con  l'altare d'oro per i profumi e l'arca dell'alleanza tutta ricoperta d'oro, nella quale si trovavano un'urna d'oro contenente la manna, la verga di Aronne che aveva fiorito e le tavole dell'alleanza E sopra l'arca stavano i cherubini della gloria, che facevano ombra al luogo dell'espiazione. Di tutte queste cose non è necessario ora parlare nei particolari.
  Disposte in tal modo le cose, nella prima Tenda entrano sempre i sacerdoti per celebrarvi il culto;  nella seconda invece solamente il sommo sacerdote, una volta all'anno, e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati involontari del popolo.

 
 
 
 
VANGEL0 

Luca 10, 38-42,  11, 27-28

 Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.  Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola;  Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».  Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose,  ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».  Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!».  Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
 
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 20 ottobre 2012

VI DOMENICA DI LUCA

VI DOMENICA DI LUCA

SAN ILARIONE


LETTURA DELLA DOMENICA

21/10/2012



APOSTOLO

Galati 1,11-19

Fratelli  ... ora,  vi faccio sapere che il vangelo, che è stato da me annunziato, non è secondo l'uomo, poiché io non l'ho ricevuto né imparato da nessun uomo, ma l'ho ricevuto per una rivelazione di Gesù Cristo.  Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio e la devastavo.  E progredivo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, essendo estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri.  Ma quando piacque a Dio, che mi aveva appartato fin dal grembo di mia madre e mi ha chiamato per la sua grazia, di rivelare in me suo Figlio, affinché l'annunziassi fra i gentili, io non mi consultai subito con carne e sangue,  né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai in Arabia e ritornai di nuovo a Damasco.  Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per andare a vedere Pietro e rimasi con lui quindici giorni.  E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore.




VANGELO

Luca 8,26-39


 Poi navigarono verso la regione dei Gadareni che sta di fronte alla Galilea;  e, quando scese a terra, gli venne incontro un uomo di quella città, il quale già da lungo tempo era posseduto da demoni, e non indossava vesti, e non abitava in alcuna casa, ma tra i sepolcri.  Quando vide Gesù, lanciò un grido, gli si gettò ai piedi e disse a gran voce: «Che vi è fra me e te, o Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».  Gesù comandava infatti allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, perché molte volte se ne era impossessato e, benché fosse stato legato con catene e con ceppi e fosse sorvegliato, egli spezzava i legami ed era spinto dal demone nei deserti.  E Gesù lo interrogò, dicendo: «Qual è il tuo nome?». Ed egli disse: «Legione». Perché molti demoni erano entrati in lui.  Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso.  Or c'era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte, e quei demoni lo pregarono che permettesse loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise loro.  I demoni allora, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci, e quel branco si precipitò dal dirupo nel lago ed annegò.  E quando videro ciò che era accaduto, quelli che li custodivano fuggirono e andarono a portare la notizia in città e per le campagne.  La gente allora uscì per vedere ciò che era accaduto e venne da Gesù, e trovò l'uomo dal quale erano usciti i demoni seduto ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente, ed ebbe paura.  Or quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato.  Allora tutta la popolazione della regione dei Gadareni chiese a Gesù di allontanarsi da loro, perché erano in preda a un grande spavento. E Gesù, salito sulla barca, tornò indietro.  Intanto l'uomo, da cui erano usciti i demoni, lo pregava di poter restare con lui; ma Gesù lo congedò, dicendo:  «Ritorna a casa tua e racconta quali grandi cose Dio ha fatto per te». Ed egli se ne andò per tutta la città proclamando le grandi cose che Gesù aveva fatto per lui.





sabato 13 ottobre 2012

DEL IV CONCILIO ECUMENICO

DEL IV CONCILIO ECUMENICO
 
 
SANTI NAZARIO, GERVASO, PROTASIO E CELSO mm. di Milano
 
 
LETTURA DELLA DOMENICA
 
14/10/2012
 
 
 
APOSTOLO

Tito 3, 8-15

Fratelli...... certa è quest'affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose, perché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di dedicarsi a opere buone. Queste cose sono buone e utili agli uomini.  Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, evitale, perché sono inutili e vane. Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo;  sapendo che un tal uomo è traviato e pecca, condannandosi da sé.
 Quando ti avrò mandato Artemas o Tichico, fa' il possibile per venire da me a Nicopoli, perché ho deciso di passarci l'inverno.  Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista, e di Apollo, perché non manchi loro niente.  Imparino anche i nostri a dedicarsi a opere buone per provvedere alle necessità, affinché non stiano senza portar frutto.
  Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano nella fede.
La grazia sia con tutti voi!


 
 
VANGELO

Luca 8, 5-15

 «Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono.  Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità.  Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono.  Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno». Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!» I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola.  Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano.
  Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio.  Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati.  Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro.  Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità.  E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza

 


 

sabato 6 ottobre 2012

III DOMENICA DI SAN LUCA

          III DOMENICA DI SAN LUCA

Santi Sergio e Bacco mm.
             
SAN SERGIO E BACCO mm.

LETTURA DELLA DOMENICA

08/10/20012



Apostolo

2 Corinzi 9,6-11

Fratelli .... or questo dico: Chi semina scarsamente mieterà altre sì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altre sì abbondantemente. Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro. Ora Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinché, avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera, come sta scritto: «Egli ha sparso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno».  Or colui che fornisce la semente al seminatore e il pane da mangiare, ve ne provveda e moltiplichi pure la vostra semente, ed accresca i frutti della vostra giustizia;  allora sarete arricchiti per ogni liberalità, che per nostro mezzo produrrà rendimento di grazie a Dio.




VANGELO

Luca 7,11-16

 E il giorno dopo egli si recò in una città, chiamata Nain; e con lui andavano molti dei suoi discepoli e una grande folla.  E quando fu vicino alla porta della
 città, ecco che si portava a seppellire un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e una grande folla della città era con lei.  Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». Accostatosi, toccò la bara, e i portatori si fermarono; allora egli disse: «Giovinetto, io ti dico, alzati!». E il morto si mise a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo consegnò a sua madre.  Allora furono tutti presi da meraviglia e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande  profeta  è  sorto  fra  noi»  e:  «Dio ha visitato il suo popolo».