domenica 22 ottobre 2017

22 ottobre 2017 - Domenica VI di Luca San Abercio vescovo e isapostolo (167) I sette dormienti di Efeso (250)

 Domenica VI di Luca

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San Abercio vescovo e isapostolo (167) 

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I sette dormienti di Efeso (250) 

Lettura della Domenica
22 ottobre 2017


Apostoli
Gal 1, 11-19
 Fratelli, vi rendo noto che il vangelo da me annunciato non è secondo l’uomo: infatti non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Avete udito certamente della mia condotta d’un tempo nel giudaismo: perseguitavo oltre ogni limite la Chiesa di Dio e la devastavo. Superavo nel giudaismo la maggior parte dei coetanei del mio popolo, essendo ben più di loro zelante delle tradizioni dei padri. Quando poi piacque a Dio - che mi aveva scelto fin dal ventre di mia madre e mi aveva chiamato con la sua grazia- di rivelare in me il Figlio suo affinché lo annunciassi ai pagani, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza salire a Gerusalemme da quelli che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per vedere Pietro e rimasi presso di lui quindici giorni. Degli apostoli non vidi nessun altro se non Giacomo, il fratello del Signore. 

  Vangelo
Lc 8, 27-39

 In quel tempo Gesù giunse nella regione dei Geraseni, che sta di fronte alla Galilea, e dalla città gli venne incontro un uomo che era posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in una casa, ma in mezzo alle tombe. Quando vide Gesù, gli si gettò ai piedi urlando e dicendo a gran voce: "Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti prego, non tormentarmi!" Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell’uomo. Molte volte infatti si era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e con i ceppi ai piedi, ma egli spezzava i legami, e dal demonio veniva spinto in luoghi deserti. Gesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?" Rispose: "Legione", perché molti demòni erano entrati in lui. E lo scongiuravano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso. C'era in quel luogo una grossa mandria di porci, al pascolo sul monte. Lo scongiurarono che concedesse loro di entrare nei porci, ed egli lo permise. Usciti dunque dall'uomo, i demoni entrarono nei porci e la mandria prese a correre a precipizio giù dalla rupe nel lago, e affogò. I mandriani, quando videro quel che era accaduto, fuggirono, divulgando la notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere l’accaduto e, quando arrivarono da Gesù, trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e sano di mente, che stava ai piedi di Gesù. E furono presi da spavento. Quelli che avevano visto riferirono come l'indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Geraseni lo pregò che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù allora, salito su una barca, tornò indietro. L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui ma egli lo congedò dicendo: "Torna a casa tua e racconta quel che Dio ti ha fatto". L'uomo se ne andò e proclamò per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui. 

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